Consigli per una corretta valutazione posizionale

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sworm the best
view post Posted on 24/12/2009, 19:05




Ecco quà una lista di cose da fare per una corretta valutazione posizionale:

Quando ho iniziato a giocare a scacchi, poco più di un anno fa, avevo deciso per qualche strana ragione di andare subito sul complicato, forse a causa di una lettura un po' troppo precoce di Nimzowitsch. Fatto sta che mi ero costruito un repertorio ipermoderno con il nero (pirc, est-indiana) e con il bianco (Rèti), ignorando la tattica e i finali pensando che non mi sarebbero serviti a molto se avessi sviluppato un gran senso posizionale. Dopo una serie di tornei semi-lampo e il continuo studio di strutture pedonali e, più in generale, di problemi strategici, decido di segnarmi ad un torneo a tempo lungo. Chiaramente è un disastro, totalizzo solo 1 punto e mezzo su 6 turni ed è facile intuirne il motivo: partite perse a causa di forchette e tatticismi banali non visti, nulla conoscenza dell'opposizione e dei finali di pedone. Butto all'aria tutto quello che ho studiato fino a quel momento (devo dire che le mazzate sono più utili di qualsiasi consiglio) e inizio a lavorare solo sulla tattica e sui finali con un pizzico di strategia e teoria delle aperture, cambiando totalmente repertorio. A dicembre mi sono segnato al torneo a week-end di Palestrina dove sono arrivato terzo nel mio open con un soddisfacente 4 su 7. Analizzando le 3 sconfitte nei giorni successivi al torneo ho notato che tutte e tre le partite hanno una cosa in comune: ho sbagliato alcune manovre nel mediogioco a causa di una cattiva valutazione della posizione ed è proprio su questo che adesso sto lavorando.


Come valutare una posizione

Quando in partita osservate una determinata posizione dovete valutare alcune cose prima di cercare le mosse candidate:

La situazione al centro.
Quali sono le case deboli e quelle forti di entrambi gli schieramenti.
Colonne e diagonali aperte.
Lo sviluppo dei pezzi e la loro disposizione nella scacchiera.
La posizione dei re.
Fattori vari di natura dinamica.
La posizione del diagramma si è verificata in una partita del torneo di Palestrina. Il nero è in leggero vantaggio per una serie di fattori che considereremo tra poco ma nel giro di poche mosse la sua situazione diventa disastrosa a causa di un piano offensivo errato. In partita ho perso per una banale svista ma anche se non l'avessi fatta la mia situazione a quel punto sarebbe stata comunque senza speranza. Cerchiamo adesso di trovare il miglior piano per il nero in base alle considerazioni esposte in precedenza. Il nero è in vantaggio al centro: controlla le case e4, e5 e d5 con ben quattro pezzi, mentre il bianco controlla solo d4 ed e5 con l'alfiere e il cavallo. Il nero ha tre case forti, e4, e6 e d5 e sfrutta già l'unica colonna aperta con la torre. Controlla inoltre la diagonale b8-h2 mentre il bianco controlla la grande diagonale a1-h8. Vantaggio del nero anche qui. Considerazione sui pezzi: il nero ha sacrificato un pedone per ritrovarsi in notevole vantaggio di sviluppo. La torre è già in gioco e inchioda l'alfiere campochiaro nemico sul re. Il cavallo in a5 non partecipa al momento all'azione, ma è ben compensato dal pezzo bianco inchiodato. Il nero terminerà a breve lo sviluppo portando la donna in c7 e facendo giocare l'alfiere. Il bianco ha un alfiere attivo ma è in ritardo di sviluppo e può contare sul suo pedone in più. Il nero è leggermente da preferire. Il re bianco è ancora al centro e questo suggerisce di intraprendere qualche azione contro il pezzo inchiodato. Il re nero è invece protetto.

Cosa giocare?
Basandosi su queste considerazioni è facile trovare il corretto piano. Il nero deve ultimare il suo sviluppo e incrementare la pressione sul pezzo inchiodato giocando 14...Ag4 che forza 15.f3 Af5. A questo punto il bianco ha due scelte possibili: 16.0-0 oppure 16.Cc3. Nel primo caso segue 16...Db6+ 17.Rh1 Cc4!? che risolve il problema del cavallo passivo e porta in gioco la donna. Oppure come suggerisce Fritz è ancora meglio 16...Cd5 17.Tf2 Db6! 18.Df1 Cc4 19.bxc4 Axd3 20.Axd3 Dxb2. Nel caso di 16.Cc3 si ha 16...Dc7 per ritardare l'arrocco e indebolirlo ancora dopo 17.g3 ottenendo una posizione di attacco eccellente con 17...Tad8. Notate come è possibile migliorare la propria posizione in base a dei principi generali sulla posizione senza calcolare varianti su varianti o ricorrere a principi posizionali astrusi. Chiaramente anche la posizione lo ha permesso e in molti altri casi occorrerà un calcolo preciso oppure applicare nozioni di gioco posizionale.

Il piano errato
In partita non si è avuto nulla di tutto questo. Invece di giocare 14...Ag4 ho portato inutilmente in gioco la donna in e7 con 14...De7 (cosa fa li la donna? Mistero...) ed ho intrapreso un'inutile manovra di cavallo 15. Cc3 Cg4 16.h3 Ce5. Non contento dopo 17.0-0 ho preso in d3 con il cavallo 17...Cxd3 18.Axd3 e mosso nuovamente la donna in una pessima casa, al centro, con 18...De5, della serie "attaccala pure se no non sono contento". Dopo 19.f4 Dd4+ possiamo notare che in poche mosse la posizione del nero è passata da ottima a disastrosa e tutto questo a causa della scorretta valutazione del piano di gioco e non per una differenza di forza di gioco tra i due giocatori. Concludendo, valutare una posizione è una delle cose più importanti e difficili ma la maggioranza di partite si perdono proprio per questo e non per le tanto temute sviste come molti giocatori tendono a pensare (quante volte sentiamo "ah se avessi fatto quella" oppure "mannaggia, non ho visto 25.Ad5"?).


Fonte:"Gli scacchi ipermoderni"
 
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